Soccorso Alpino: Tecnologia e Smartwatch Salvano Vite in Montagna - L'Esperienza di Erica Vallory

Le Alpi, maestose e spesso insidiose, richiedono competenze specialistiche e strumenti all'avanguardia per garantire la sicurezza di chi le vive e le esplora. Erica Vallory, tecnico del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza specializzata nelle ricerche Neomamma, ci racconta come la tecnologia, in particolare l'uso del telefono e dello smartwatch, stia rivoluzionando le operazioni di soccorso, riducendo tempi e rischi in situazioni critiche.
Originaria del Piemonte, Erica ha scelto di costruire la sua vita e la sua famiglia in Valcamonica, un territorio che ama profondamente. La sua storia è un esempio di dedizione e professionalità, unita alla passione per la montagna e al desiderio di aiutare gli altri. «Ho creato famiglia in Valcamonica e qui resterò!» dichiara con orgoglio, sottolineando il suo legame con questa terra.
Tecnologia a supporto del Soccorso Alpino
Nel 2018, Erica ha iniziato a sperimentare l'utilizzo di nuove tecnologie nelle operazioni di soccorso. «Il telefono e lo smartwatch sono diventati strumenti indispensabili», spiega. «Ci permettono di comunicare in tempo reale con la base, di geolocalizzare i dispersi, di monitorare le condizioni ambientali e di coordinare le squadre di soccorso in modo più efficiente».
L'uso dello smartwatch, in particolare, offre numerosi vantaggi. «Possiamo ricevere notifiche immediate, visualizzare mappe e percorsi, e persino comunicare tramite messaggi vocali, anche in condizioni di scarsa visibilità o in aree con scarsa copertura telefonica». Inoltre, alcuni smartwatch sono dotati di sensori che rilevano parametri vitali come la frequenza cardiaca e il livello di ossigeno nel sangue, informazioni preziose per valutare lo stato di salute dei feriti e pianificare l'intervento.
La ricerca Neomamma: un'esperienza unica
Erica è specializzata nelle ricerche Neomamma, ovvero la localizzazione di neonati e bambini piccoli che si sono persi in montagna. «Queste operazioni sono particolarmente delicate e richiedono una grande attenzione e rapidità di intervento», afferma. «La tecnologia ci aiuta a restringere il campo di ricerca, a individuare i punti più a rischio e a coordinare le squadre di soccorso in modo efficace».
L'esperienza di Erica è un esempio di come la tecnologia possa essere utilizzata per salvare vite umane in montagna. Grazie all'uso del telefono e dello smartwatch, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza è in grado di rispondere in modo più rapido ed efficiente alle emergenze, riducendo i tempi di soccorso e aumentando le possibilità di successo.
La storia di Erica Vallory è un invito a valorizzare il ruolo del Soccorso Alpino e a sostenere l'innovazione tecnologica a supporto di questa fondamentale attività di tutela e sicurezza in montagna.