Igor Sollai, ergastolo a Cagliari per l'omicidio di Francesca Deidda: l'uomo condannato all'isolamento diurno
2025-07-02
Tgcom24
Tragedia a Cagliari: Igor Sollai condannato all'ergastolo per la morte di Francesca Deidda
La Corte d'Assise di Cagliari ha emesso una sentenza definitiva nel caso che ha scosso l'isola: Igor Sollai, 43 anni, è stato condannato all'ergastolo con un anno di isolamento diurno per l'omicidio volontario aggravato e l'occultamento del cadavere di Francesca Deidda. Il processo si è concluso con la conferma della colpevolezza dell'uomo, già detenuto in carcere con le accuse contestate.
Il caso Deidda: una storia di dolore e mistero
Francesca Deidda, 32 anni, era scomparsa il 13 agosto 2023 da Quartu Sant'Elena. Dopo giorni di ricerche intense, il suo corpo è stato ritrovato in una foresta a Dolianova, nel Cagliaritano. Le indagini, subito coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno portato a individuare in Igor Sollai, compagno della vittima, il principale sospettato. L'uomo si è poi dichiarato colpevole, confessando l'omicidio, ma fornendo versioni contrastanti sulle motivazioni che lo hanno portato a compiere questo gesto estremo.
Il processo e la sentenza
Il processo si è svolto a porte chiuse, nel rispetto della privacy della famiglia Deidda e della delicatezza della vicenda. La difesa di Sollai ha tentato di attenuare la responsabilità dell'uomo, sostenendo che agì in un momento di forte stress e turbamento emotivo. Tuttavia, la Corte ha ritenuto che le prove raccolte fossero schiaccianti e ha inflitto la pena massima prevista dalla legge.
La condanna all'ergastolo con isolamento diurno rappresenta la punizione più severa prevista dal sistema penale italiano. L'isolamento diurno, sebbene limitato a un anno, prevede che il condannato trascorra una parte della giornata in aree esterne alla cella, ma sotto stretta sorveglianza. Questa misura è volta a garantire la sicurezza del carcere e a prevenire eventuali tentativi di fuga o atti di autolesionismo.
Le reazioni e il dolore della famiglia
La sentenza ha suscitato forti emozioni tra i familiari di Francesca Deidda, presenti in aula. La madre e il fratello della vittima hanno espresso sollievo per la conclusione del processo, ma anche profondo dolore per la perdita della loro cara. “Finalmente abbiamo giustizia, ma niente potrà mai riportare indietro Francesca”, ha dichiarato la madre di Francesca, visibilmente commossa.
Il caso Deidda ha scosso profondamente la comunità cagliaritana, riaccendendo il dibattito sulla violenza di genere e sulla necessità di misure più efficaci per prevenire e contrastare questo fenomeno.
La sentenza di ergastolo rappresenta un monito per tutti e un segnale forte contro la violenza sulle donne. La speranza è che questo tragico evento possa contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica e a promuovere una cultura del rispetto e della parità di genere.